21.2.05
Motivi ricorrenti
Si fa un gran parlare di Chatwin. O dei Diari della motocicletta. Ora mi ritrovo in mano, invece, i Carnets di Saint-Exupéry (Gallimard 1994, Bompiani 2000): un vero blog ante litteram, pieno di spunti e di riflessioni (a volte solo approssimate, a volte enunciate e svolte). Getto l'occhio sugli appunti e mi attrae questo 'pre-post' (evvai con gli ossimori), dal titolo L'uomo e la foresta: E quando non ci sarà altro che l'uomo, l'uomo si annoierà tremendamente. Ha già perso contatto con la belva (piacere di ritornare dalla vera caccia) e, in parte, con le forze della natura (civiltà urbana) ed ecco che trasforma il pianeta in una terra da ortaggi. Si dimentica di fare risalire a questa origine i problemi sociali (estensione della razza umana, poi di una razza tra le razze). Devo dire che di esso mi turba più il non detto che il detto. Dixi.
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