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6.1.05


The scent of silence (ovvero: der Duft der Stille)



L'avevo promesso (pare). Come sempre, a me stessa. Leggendo Possession della Byatt inciampo in una lettera - la prima - fittizia, scritta dalla (fittizia) intellettuale ottocentesca Christabel al suo (fittizio) spasimante intellettuale Randolph. L'incipit è struggente, esprime tutto quel che una donna, concentrata sui suoi libri e la sua quiete, riesce a provare (inclusa - mi pare - la frustrazione ...):

Io vivo isolata e in comunicazione solo con me stessa ..., non come una Principessa nel folto del bosco ..., ma piuttosto come un Ragno molto grasso e soddisfatto di sé al centro della propria Ragnatela lucente ... Arachne è una signora per la quale provo grande simpatia, una onesta artigiana, che produce oggetti perfetti, ma leggermente incline a giocare scherzi poco ortodossi agli stranieri in visita o a quelli invadenti, non cogliendo la differenza tra i due tipi, forse, se non troppo tardi ... Sono una creatura della mia Penna, ... la mia Penna è la parte migliore di me ....

Mi pare che - dopo una giornata passata a consumarmi la vista sulle mie carte polverose (che adoro, lo giuro, che adoro!) - queste frasi possano esprimere in parte un frammento del piacere e della Sehnsucht che si provano nella Solitudine e nel Silenzio.

E con questo ho scritto qualcosa che dovrebbe essere in tema anche con i temi di Max ...


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