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16.10.04


Surreali essenze





E passano lievi fra noi sul filo immagini dolci e sommesse risate. Le nostre voci che sembrano una, con quel vago tono nasale che riprendo quando ti parlo. E poi mi racconti. Ti racconti. Le tue lacrime, i tuoi rimorsi, le tue paure. E io mi ascolto tranquillizzarti. Non fosse per te e per la nostra bimba io non sarei quale sono. Se sono via non dipende da te. E poi torno. E tu vieni, ogni tanto. Magari non ci sentiamo molto, ma ci siamo sempre, una per l'altra. E le tue lacrime sono le mie lacrime, il tuo rimorso è il mio, i tuoi sorrisi i miei. E poi, a sera, il tuo messaggino: "il tuo eu è il mio eu" - "et invicem". Sorella.

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